PRIMA VISITA

In questo colloquio l’obiettivo è quello di effettuare  una valutazione clinica, elaborare una formulazione del problema una diagnosi ed impostare un piano di trattamento.

PSICOTERAPIA COGNITIVO –  COMPORTAMENTALE

All’origine dei disturbi psichici si trova sempre un groviglio di pensieri, emozioni, comportamenti, sentimenti, che diventano eccessivi per intensitá o persistenza e dei quali spesso non se ne trova la ragione.

La psicoterapia cognitivo – comportamentale si pone come obiettivo proprio quello di districare la matassa aggovigliata di emozioni, pensieri, sentimenti e comportamenti per arrivare a dare un senso a quello che viene percepito altrimenti come ostacolo al fluire  di una vita autentica e soddisfacente.

Il campo di applicazione in cui la Psicoterapia Cognitivo – Comportamentale ha dimostrato la sua efficacia,  va dai disturbi d’Ansia e Depressivi ai Disturbi di Personalitá fino  ai Disturbi Psicotici e Schizofrenici.

 

MINDFULNESS

La Mindfulness si vive, si pratica, si apprende, si insegna. È una forma di meditazione che puó essere utilizzata in percorsi terapeutici , di gestione dello stress o semplicemente di autoconoscenza. Negli

ultimi anni la Mindfulness viene sempre di piú applicata a contesti extra terapeutici nell’ambito del lavoro o delle prestazioni sportive o di altro genere (es. musicali).

In concreto ci possono esser percorsi di gruppo tipo MBSR (Riduzione dello Stress basata sulla Mindfulness ) oppure percorsi  individuali all’interno di una psicoterapia. L’uno o l’altro approccio si propongono  in ogni singolo caso e situazione a seconda delle problematiche in atto o della fase di trattamento. Le pratiche di Mindfulness sono consigliabili nell’ambito dei Disturbi Somatici cronici, di Ansia, Depressione, nei Disturbi di Personalitá; sono invece non consigliabili nel caso di Disturbi Psicotici o Schizofrenici, salvo in casi ben definiti.

 

RIABILITAZIONE PSICOSOCIALE

La gran parte delle persone affette da malattie mentali gravi ha difficoltá a integrarsi nel contesto sociale e lavorativo; occorre dunque sviluppare dei programmi a carattere riabilitativo che tengano conto delle caratteristiche psicologiche dell’individuo, degli aspetti piú problematici della malattia e delle caratteristiche del contesto sociale e lavorativo in cui l’individuo puó o desidera inserirsi. Occorre dunque formulare un programma e fornire o indicare gli strumenti ed metodi adatti a metterlo in pratica, in armonia con le altre forme di trattamento (psicoterapia e psicofarmacologia).

 

RIABILITAZIONE COGNITIVA

In psichiatria è sempre piú ampia e condivisa l’osservazione che uno dei principali ostacoli alla reintegrazione sociale e lavorativa delle persone portatrici di una disabilitá psichiatrica, sia rappresentato dai deficits di funzioni cognitive di base, quali memoria, attenzione, capacitá di pianificazione etc… Le funzioni carenti possono essere individuate attraverso dei test cognitivi specifici ed migliorate attraverso trainings specifici, svolti sia con strumenti digitali ma anche “carta e penna”.

 

TRAINING METACOGNITIVO

Nell’ambito del disagio mentale, dalle malattie piú gravi ai disturbi piú leggeri, si osserva una difficoltá , piú o meno estesa, della capacitá di riflettere sulla propria ed altrui vita mentale e di gestire in modo flessibile e completo le problematiche che via via si possono presentare. In questo consiste quello che viene definito “deficit delle capacitá metacognitive”.

Attraverso tests e/o colloqui clinici mirati si possono individuare le specifiche difficoltá di ogni singolo individuo e si possono trattare attraverso percorsi psicoterapeutici o trainings con strumenti multimediali.

 

PSICOFARMACOLOGIA

Gli psicofarmaci rappresentano la forma piú diffusa di trattamento delle problematiche psichiatriche dall’ ansia all’insonnia, fino ai disturbi piú gravi a carattere di psicosi e schizofrenia, passando attraverso depressione, disturbi affettivi , disturbi delal personalitá ed altre forme di disturbo particolari.

Aldilá di una appropriatezza nella prescrizione, ovvero il farmaco giusto, al dosaggio corretto e per il tempo necessario, la prescrizione iniziale, la regolare assunzione e la cessazione di una terapia psicofarmacologica, vanno accompagnate da una costante scambio di informazioni tra psichiatra,  paziente ed familiari coinvolti nel progetto terapeutico con il desiderio o il consenso del paziente.

 

SECOND OPINION

Come in tutto l’ambito delle cure mediche, di fronte a determinate diagnosi di malattia o a  decisioni terapeutiche importanti  da prendere, puó essere utile, pur se c’è una sostanziale fiducia nel curante, di avere una seconda opinione su  diagnosi, progetto e strumenti terapeutici, su una cura farmacologica o altro approccio terapeutico.

 

CERTIFICAZIONE/ RELAZIONE PSICHIATRICA

Valutazioni psichiatriche possono essere richieste da vari enti ed  a vari fini: in ambito lavorativo, in ambito di invaliditá, in ambito giudiziario, civile o penale.

A seconda del tipo di certificazione richiesta, potrebbero essere necessarie una o piu visite e valutazioni con tests psicologici al fine di poter redarre il certificato piú accurato e valido possibile.

 

CONSULENZA A FAMILIARI

Il disagio psichico che puó colpire un singolo individuo comporta spesso delle ripercussioni nell’ambito familiare; alle volte, pur senza essere direttamente coinvolti nel processo terapeutico, per i familiari puó essere utile un percorso di sostegno e psicoeducazione, che li aiuti a trovare il migliore modo possibile di entrare in rapporto con il problema del loro congiunto e con i Servizi Sanitari o Sociali che a vario titolo prestano la loro opera.

Questo tipo di consulenza puó essere  particolarmente utile e necessario nel caso di familiari o di “Care- giver” di pazienti anziani affetti da forme di decadimento cognitivo (Demenze)

 

TERAPIA DI COPPIA

Conflitti nell’ambito della coppia, separazioni, diversitá di opinioni nella gestione dei figli, sono solo i principali esempi di problematiche a cui una coppia puó andare incontro nel corso del proprio percorso di vita.

Il desiderio di trasformare il conflitto in possibilitá di miglioramento della comunicazione ed in crescita personale, possono trovare risposta nella decisione di rivolgersi ad un terapeuta per discuterne insieme.